Animali e oli essenziali. Un connubio possibile?

Negli ultimi anni gli oli essenziali hanno acquisito notevole popolarità e molte persone hanno iniziato a farne uso nella loro quotidianità, per sé e per la propria famiglia, traendone molteplici benefici.
Ma poiché, secondo le ultime indagini statistiche, 4 italiani su 10 possiedono animali, ben presto i “cultori” degli oli essenziali hanno iniziato a chiedersi se questi preziosi doni della natura potessero essere utilizzati con successo anche negli animali.
Animali e oli essenziali sono un connubio possibile dunque?
Oli essenziali: che cosa sono?
Gli oli essenziali sono dei prodotti liquidi ottenuti per estrazione da diverse parti di piante, come fiori, frutti, fusti, radici, cortecce ecc.
Dunque, sono dei prodotti totalmente naturali, puri, di origine vegetale.
Sono prodotti da numerose specie di piante e, oltre a contribuire alla loro particolare profumazione, sono indispensabili per la sopravvivenza delle stesse nel loro habitat. Forniscono protezione contro parassiti, batteri, funghi e virus, ma anche contro animali che possono cibarsi delle piante. Inattivano le tossine eventualmente provenienti da terreni contaminati; contribuiscono alla propagazione della specie poiché attirano gli insetti impollinatori. Riparano e rigenerano il tessuto vegetale in caso di lesioni.
Vengono chiamati “oli” perché a vista hanno l’aspetto di un olio, ma non hanno nulla a che vedere con gli oli vegetali (ad esempio quello d’oliva) dal caratteristico tatto untuoso.
Infatti, gli oli essenziali sono volatili, cioè tendono ad evaporare se lasciati esposti all’aria.
Perché sono così preziosi e unici?
Tutti gli oli essenziali sono costituiti da una miscela (chiamata tecnicamente “fitocomplesso” o, meglio ancora, “aromacomplesso”) costituita da decine fino a centinaia di componenti chimiche aromatiche.
La composizione del fitocomplesso è influenzata da numerosi fattori. La provenienza geografica della pianta, il tipo di coltivazione, la natura del terreno, il clima, il periodo di raccolta e anche il metodo di estrazione.
Dunque, oli essenziali estratti dalle stesse piante, cresciute in condizioni differenti, possono avere una composizione simile ma non del tutto uguale.
È proprio il fitocomplesso, quindi la sinergia di tutte le molecole aromatiche presenti nell’olio essenziale, il principale responsabile delle proprietà benefiche ormai note di questi prodotti sull’organismo umano e animale.
Che effetti hanno sull’organismo?
Tutti gli oli essenziali, in maniera diversa e assolutamente unica sulla base della loro composizione, svolgono nell’organismo umano e animale diverse azioni. Antimicrobica, antalgica e antinfiammatoria, eudermica, balsamica, digestiva, immunomodulante ecc.
Ogni olio essenziale avrà una proprietà più spiccata di altre, per questo motivo si possono miscelare tra di loro per ottenere un effetto ancora più potente e personalizzato a seconda delle necessità.
Animali e oli essenziali. Possiamo usarli anche per loro?
La risposta è SÌ… a patto che se ne faccia un uso corretto!
Prima di dettagliare questa risposta, è doveroso fare una breve ma importante premessa.
Gli oli essenziali sono prodotti naturali. Spesso si crede erroneamente che tutto ciò che è naturale sia sempre sicuro e innocuo, indipendentemente da come lo si utilizzi.
In realtà, non è affatto così, e questo discorso vale ancora di più per gli oli essenziali che sono dei prodotti naturali altamente concentrati e molto potenti che, se non utilizzati con giudizio e conoscenza, possono rivelarsi potenzialmente pericolosi.
Quando si decide di utilizzarli sugli animali bisogna sempre tenere presente che ognuno di loro ha le proprie caratteristiche anatomiche, fisiologiche e metaboliche e ciò che è innocuo/tollerabile per uno non è detto che lo sia per un altro.
Quindi, anche solo in presenza di un animale senza farne un utilizzo diretto, bisogna prestare attenzione al tipo di prodotti impiegati in termini di purezza e qualità, al tipo di olio essenziale e alla quantità.
Ad esempio, i gatti, che hanno un metabolismo molto diverso da altre specie animali (non dispongono di quantità sufficienti dell’enzima glucuronosiltransferasi necessario per eliminare dall’organismo determinate sostanze), sono piuttosto sensibili agli oli essenziali (soprattutto quelli derivati da agrumi).
Pertanto, in questa specie è necessario utilizzarli con molta prudenza, possibilmente facendosi seguire da un Medico Veterinario esperto in aromaterapia.
Come possono essere utilizzati per gli animali?
Gli oli essenziali sono impiegati principalmente attraverso tre vie: per inalazione, per via topica e per via interna. Quest’ultima è poco utilizzata negli animali in quanto non è scevra da rischi.
Che siano utilizzati per via diffusiva (inalatoria) o locale (topica), gli oli essenziali entrano nell’organismo umano e animale, passano agevolmente nel circolo sanguigno e da qui raggiungono i vari organi dove esplicano la loro azione benefica.
C’è una regola di base da rispettare per l’utilizzo degli oli essenziali negli animali?
Come abbiamo detto, ogni animale è un essere vivente a sé e il trattamento con oli essenziali deve essere studiato ad hoc sulla base delle sue esigenze e possibilmente sotto consiglio di un Medico Veterinario competente in materia. Detto questo, si può affermare che una regola generale di base da rispettare c’è e vale per tutti, esseri umani e animali. Utilizzare prodotti genuini e di qualità.
Purtroppo sul mercato si trovano molti prodotti venduti come “oli essenziali” che però non hanno nulla a che vedere con quelli veri. Spesso sono prodotti sintetici, fatti artificialmente in laboratorio per ricreare la fragranza originale. oppure sono prodotti diluiti, addittivati di sostanze chimiche ecc.
Dunque, quando si decide di utilizzare gli oli essenziali, è bene affidarsi a prodotti di qualità e certificati per l’utilizzo aromaterapeutico.
In conclusione
In conclusione possiamo dire che gli oli essenziali rappresentano una preziosa risorsa in termini di salute e benessere. Non soltanto per l’uomo, ma anche per gli animali. A patto che siano utilizzati in maniera corretta, possibilmente sotto consiglio di un Medico Veterinario competente e impiegando prodotti genuini e di comprovata qualità.
Articolo della dott.ssa Morena Cena, DMV