Antibiotico-resistenza: quando gli oli essenziali ci vengono in aiuto

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Oli essenziali

Oggigiorno molti antibiotici, che da sempre sono stati utilizzati nella cura di diverse patologie, improvvisamente non sono più efficaci. Purtroppo questo fenomeno chiamato antibiotico-resistenza, è ormai diffuso in tutto il mondo. Con conseguenze drammatiche sia in medicina umana che veterinaria.

Per fortuna la Natura, nel suo essere perfetta, ci ha dotato di valide armi per far fronte a questo problema. Come gli oli essenziali.

Che cos’è l’antibiotico-resistenza?

L’antibiotico-resistenza è un fenomeno biologico che consiste nell’acquisizione da parte di alcuni microrganismi batterici della capacità di sopravvivere o di crescere in presenza di una concentrazione di antibiotico. Che è generalmente sufficiente ad inibire o uccidere microrganismi della stessa specie.

Perché certi batteri sviluppano antibiotico-resistenza?

I meccanismi responsabili dello sviluppo di antibiotico-resistenza in un microrganismo sono diversi. 

Uno di questi è rappresentato dalla comparsa di mutazioni genetiche spontanee durante la replicazione del DNA batterico che modificano, di conseguenza, le strutture bersaglio del batterio contro cui il farmaco antibiotico è diretto.

Un altro meccanismo consiste nell’acquisizione da un batterio donatore ad un batterio ricevente di geni preesistenti in grado di conferire una determinata resistenza al farmaco antibiotico.

Esistono poi dei meccanismi di resistenza intrinseci: 

  • presenza in certi batteri di una membrana esterna che conferisce loro una ridotta permeabilità agli antibiotici
  • sintesi di enzimi inattivanti
  • maggiore efficienza delle pompe di efflusso (sistemi di trasporto verso l’ambiente extracellulare) che abbassano la concentrazione intracellulare del farmaco.

Un altro meccanismo con cui i batteri possono sfuggire all’azione degli antibiotici è rappresentato dalla capacità di sintetizzare biofilm. Il biofilm è costituito da una o più specie batteriche adese ad un substrato solido e circondate da una matrice esopolisaccaridica da loro stesse prodotta.

Perchè gli oli essenziali possono essere d’aiuto nel contrasto all’antibiotico-resistenza?

Gli oli essenziali (OE) sono prodotti delle piante, liquidi a temperatura ambiente, estratti principalmente a caldo per distillazione in corrente di vapore oppure a freddo per spremitura (nel caso degli agrumi). 

Questi prodotti contengono una miscela di composti organici volatili, perlopiù terpeni e fenoli, definita fitocomplesso (o meglio, aromacomplesso).

Grazie alla loro natura lipofila, molti oli essenziali sono in grado di destabilizzare l’integrità e la struttura della membrana cellulare batterica. Causano così la perdita del contenuto cellulare e conseguentemente la morte del batterio. 

Inoltre, molti componenti dell’aromacomplesso sono in grado di causare l’alterazione di numerose funzioni cellulari batteriche, tra cui la produzione di energia, alcune reazioni metaboliche, il mantenimento del potenziale di membrana e i sistemi di trasporto.

L’attività antimicrobica degli oli essenziali è presumibilmente dovuta alla presenza nel loro aromacomplesso di diverse molecole che lavorano in sinergia fra di loro e agiscono su più organi bersaglio all’interno della cellula. Questo aspetto spiegherebbe anche la loro capacità di agire ad ampio spettro su diversi ceppi batterici.

Inoltre, molti oli essenziali hanno in qualche modo un effetto sull’inibizione o sul rallentamento della produzione del biofilm, ad esempio quelli di Melaleuca alternifolia (tea tree) e Curcuma longa.

Quali sono gli oli essenziali con il più elevato potere antimicrobico?

Dei circa 250 oli essenziali attualmente commercializzati, sono una dozzina quelli con il più elevato potere antimicrobico. Tra questi troviamo quelli di tea tree (Melaleuca alternifolia),  lavanda (Lavandula angustifolia), timo (Thymus vulgaris), menta (Mentha piperita),  cannella (Cinnamomum zeylanicum), chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata), eucalipto (Eucalyptus radiata), salvia (Salvia sclarea) e cajeput (Melaleuca Cajuputi).

Come si valuta la sensibilità di una specie batterica verso un determinato olio essenziale?

Esiste un esame di laboratorio, chiamato aromatogramma, che consente di valutare la sensibilità di una specie batterica verso un determinato olio essenziale

L’aromatogramma è un metodo di misura in vitro del potere antibatterico degli oli essenziali. Viene effettuato con le stesse modalità dell’antibiogramma, ovvero seminando la specie batterica interessata in un terreno di coltura e successivamente ponendo sulla sua superficie uno o più dischetti sterili di carta da filtro impregnati con l’olio essenziale da testare. Dopo un periodo di incubazione per un certo tempo ad una certa temperatura si noteranno degli aloni più o meno estesi di inibizione. Ovvero zone di mancata crescita del microrganismo. L’estensione di tali aloni indica il potere battericida di ciascun olio essenziale.

Aromatogramma

In conclusione

In conclusione possiamo riassumere dicendo che molti oli essenziali, grazie alla loro natura lipofila e alla loro composizione chimica, hanno proprietà antibatteriche che possono risultare utili come coadiuvanti. Laddove la terapia farmacologica con gli antibiotici non sia sufficiente. Tuttavia, nella scelta dell’antibiotico specifico da utilizzare è bene basarsi sui risultati di un antibiogramma.

Articolo della dott.ssa Morena Cena, DMV

Bibliografia

  • Katarzyna W et al., “Essential Oil as Antimicrobial Agents – Smith or Real Alternative?”, in Molecules, 2019
  • “L’antibioticoresistenza e i suoi meccanismi”, in La Settimana Veterinaria, n. 1233/2022
  • Tariq S et al., “A comprehensive review of the antibacterial, anti fungal and antiviral potential of essential oils and their chemical constituents against drug-resistant microbial pathogens”, in Microbial Pathogenesis, 2019

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