Cannabis e clinica dei piccoli animali: intervista alla dr.ssa Battaglia

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Quante volte abbiamo desiderato un farmaco antidolorifico e antinfiammatorio con scarsi effetti collaterali? La cannabis, se ben utilizzata, può essere davvero utile nella pratica clinica dei piccoli animali. Spesso però il clinico rinuncia ad utilizzarla perché meno conosciuta, perché non sa esattamente a che dosi utilizzarla o ha timore di impiegarla male.

Abbiamo intervistato a questo proposito la dr.ssa Elena Battaglia, Medico Veterinario libero professionista, che da diversi anni usa la cannabis e i suoi estratti con frequenza per i suoi pazienti.

Ciao Elena! Grazie per il tuo tempo prima di tutto. Partiamo con la prima domanda: come ti sei avvicinata alla cannabis nella tua pratica clinica? 

E’ successo anni fa quando avevo la mia pelosa incrocio husky di 17 anni che faceva fatica a muoversi , avevo già provato il solito cortisone e i vari Fans ma senza grosso successo. Ovviamente era già sotto condroprotettori da diversi anni. Tutte le terapie erano poco o per niente efficaci e comunque solo per il tempo in cui venivano fatte. Sapevo che negli USA già si usavano prodotti a base di canapa industriale e i padroni erano soddisfattissimi, così un paio di mesi dopo sono andata in ferie a Chicago e ho trovato uno di questi prodotti  (Canna Companion). Dal quarto giorno di terapia Simba stava già meglio e da quel giorno in poi non ha mai dovuto ricorrere ad Fans o cortisone finché non è morta diversi mesi dopo.

Attualmente nella tua pratica clinica quali sono le formulazioni che usi maggiormente? 

Domanda difficile perché ne uso diverse, non uso una sola varietà di cannabis terapeutica per paziente, spesso faccio preparare dei mix di almeno due varietà di cannabis per aumentare il fitocomplesso e poter usufruire delle proprietà curative di ognuna. In pratica uso tutte le varietà a disposizione.

Quali sono secondo te i risultati più eclatanti che hai ottenuto con le preparazioni a base di cannabis? 

I risultati più eccitanti sono in campo oncologico. In più di un caso si è riusciti a rallentare la progressione del tumore e ci sono anche stati alcuni casi di guarigione.

E quali effetti collaterali hai riscontrato? sono frequenti?

Effetti collaterali davvero pochi e di solito temporanei. L’effetto della cannabis è dose dipendente per cui se un animale fatica con una dose, ad esempio di 4 gocce mattina e sera, si scende di una o due gocce e poi si risale gradatamente. Gli effetti collaterali di solito sono: sonnolenza, apatia e a volte una leggera ansia. Sono effetti collaterali legati al THC e mano a mano che l ‘animale si abitua passano . I primi 15-20 giorni sono il periodo in cui è più probabile si possano eventualmente vedere degli effetti collaterali. 

Grazie Elena! per ora terminiamo qui le domande veloci e ti aspettiamo durante il webinar sulla cannabis per approfondire meglio assieme a te!

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