Facciamo che una brutta fine sia un buon inizio

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Il coniglio e la luna

Il ruolo spirituale degli animali

Il coniglio è da sempre simbolo di fertilità e rinascita, connesso alla terra ma con accezione lunare. Portatore del potere fecondante dell’acqua, inserito in un cerchio senza fine di rinascita, di vita dopo la morte.

Grande conoscitore dei misteri della vita per gli antichi Egizi, per i quali la lepre era identificata con il dio Osiride.
Animale sacro per Afrodite, nella tradizione celtica sacro alla Dea della Vittoria e raffigurato accanto alle divinità lunari.

Per i Maya un coniglio rese grandi favori alla Dea Luna in pericolo e divenne per questo un eroe.
Simbolo d’amore per i Lakota e quarto segno dello Zodiaco cinese, animale yin legato al potere femminile.

Il coniglio dello Zodiaco cinese

Simbolo di fecondità in Cambogia, in Giappone la lepre è stata dichiarata monumento sacro vivente.

Le cavie peruviane convivevano con gli Inca già intorno al 5000 a.C. ed erano considerate creature mistiche, in grado di guarire gli ammalati e di accompagnare nell’oltretomba i morenti.

Foto PocketPetCentral

Per Aristotele i ricci erano in grado di predire il cambiare del vento.
Nei tempi più antichi simboleggiavano la Grande Madre e per gli Irlandesi le streghe potevano assumere le loro sembianze.

Sacri per i cinesi ma annoverati tra i cinque animali con i quali è meglio “non scherzare”, insieme a volpe, serpente, ratto e donnola.
Nei racconti della tradizione slava sono portatori di conoscenza e custodi di poteri magici.

Il furetto come animale spirituale rivela il guerriero che è in noi, aiuta a liberare i blocchi energetici che impediscono di esprimere la propria forza.
Aiuta a trovare o ritrovare la propria strada, insegna l’importanza di avere un luogo sicuro dal quale guardare la propria esistenza per riconoscerne il significato più profondo.

Una lunga storia condivisa

La storia dell’uomo è indissolubile da quella degli animali.
E se sappiamo molto riguardo i processi di domesticazione del cane e del gatto, molto meno conosciamo del legame con altre specie come il coniglio e altri Piccoli Mammiferi.

Eppure anche loro, lo abbiamo appena visto, occupano un ruolo di tutto rilievo nel simbolismo e nel mito, nella spiritualità dell’uomo.

Dopo lo strenuo sforzo degli illuministi di negare alle altre specie la natura di esseri senzienti stiamo (seppur sempre troppo lentamente) cominciando a comprendere le gravi conseguenze della visione antropocentrica.

Un cane legato ad una catena, se fino a un decennio fa (forse due) ci sembrava del tutto normale, oggi ci fa inorridire e gridare al maltrattamento.

Foto: Ohga

Per i gatti, sacri alla Dea Bastet e famigli di streghe e guaritrici, conosciamo l’importanza della dimensione verticale e ci investiamo fantasiose soluzioni per trasformare le nostre abitazioni e renderle più adatte a loro.

Foto: IlTuoGatto

Ci sembra però ancora normale che conigli, cavie, furetti, ma anche criceti, topi e ratti vivano in gabbie.

Foto: AddestrareConigli


Ci sembra normale che vivano soli anche se si tratta di specie sociali, siamo convinti che abbiano poche esigenze, giusto un po’ di cibo e magari pulire la gabbia ogni tanto.

Una fine quantomeno ingloriosa per animali sacri, simbolo di fertilità, rinascita, saggezza, scaltrezza e visione.
Proviamo dunque a farlo noi un sacrificio, nel senso vero del termine di sacrum facere, compiere cose sacre: scegliamo di non adottare animali che non siamo in grado di rispettare, di ospitare per come meritano.

Impariamo ad attendere, impariamo a meritare la loro presenza, torniamo a guardarli grati per ciò che incarnano, ciò che insegnano.

Lasciamo che quella che sembra una brutta fine sia solo ciò che precede un nuovo inizio.

Post scritto da Dr. Cinzia CiarmatoriDVMGPCert(ExAP)

Foto da Pinterest

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