I Sali di Schüssler, indicazioni d’uso

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Sali di Schüssler

In un recente articolo (ecco il link) abbiamo avuto modo di parlare dell’origine del metodo di cura noto come Sali di Schüssler e del medico tedesco da cui prende il nome, che lo ha elaborato partendo come spesso accade da un’intuizione: i disequilibri di un organismo biologico possono avere ripercussioni sui processi metabolici, concetto ben noto anche alla Psico Neuro Endocrino Immunologia (PNEI).

Ma quali sono i dodici Sali di Schüssler e quali le indicazioni principali?

Vediamoli insieme!

Calcium Fluoratum (Fluorite, Calcarea fluorata)

In quali organi è possibile trovarlo? cervello, cristallino ,cuore, polmone, reni, periostio, muscoli, legamenti.

È utile quando è richiesta elasticità tissutale, sia a livello muscolare che legamentoso (per esempio in seguito a rottura del crociato o per i legamenti uterini); in caso di indurimenti ghiandolari (come nel caso delle ghiandole perianali), fragilità ungueale, dolori ossei e dentali.

Calcium phosphoricum (Fosfato acido di calcio, Calcarea phosphorica)

Dove è possibile trovarlo: ossa, sangue, proteine, spermatozoi, fegato, ghiandole salivari, tiroide.

Merita per la sua importanza di essere chiamato “sale della vita”, lavora principalmente a livello di membrana cellulare regolamentandone la permeabilità.
Può essere utile sia nell’osteoporosi che nel rachitismo, nell’anemia, nella riparazione dei tessuti dopo una patologia acuta, in caso di feci acquose, verdognole, con presenza di muco e materiale indigerito. Aiuta a lenire i crampi muscolari persistenti.

Ferrum Phosphoricum (Fosfato di ferro)

Lo troviamo nei muscoli, nel cervello e nelle cellule del sangue, fegato, tiroide e pancreas, nella parete intestinale e nei villi.

È utile in primo luogo nelle fasi iniziali del processo infiammatorio e come antipiretico. In caso di temperature particolarmente elevate può essere utile il Fosfato di potassio. 
È una sostanza di primo soccorso per ferite, contusioni, fratture ossee o ferite di tessuti molli (escluse le ustioni per le quali è consigliabile Cloruro di sodio).
A livello muscolare agisce migliorando l’ossigenazione. È un regolatore in caso di diarrea e costipazione.

Kalium Chloratum (Cloruro di potassio, Kalium muriaticum)

Lo troviamo in particolare nel cervello, nervi, muscoli ed eritrociti.

È utile nella seconda fase delle infiammazioni, quando le manifestazioni cliniche di malattia si rendono evidenti (muco, scolo, aumento di volume delle ghiandole). Ha azione disintossicante soprattutto sul fegato riducendo gli effetti collaterali di numerosi farmaci e trattamenti terapeutici. (Una nota: le sostanze tossiche di natura metallica richiedono invece Cloruro di sodio). 
Si usa anche se il dotto nasolacrimale è occluso da catarro denso, o se persiste muco in trachea.

Kalium Phosphoricum (Fosfato di potassio)

Lo troviamo soprattutto nelle cellule cerebrali e nervose, ma anche nel sangue nei muscoli e nelle cellule interstiziali.

Secondo il dottor Schüssler è la sostanza più adatta a neuriti e pericarditi.
Promuove l’organizzazione cellulare, aiuta inoltre a mantenere un pH alcalino all’interno delle cellule. Protegge i tessuti dalla degenerazione e insieme al Cloruro di sodio ne promuove la rigenerazione. È un ottimo antipiretico in caso di temperature particolarmente elevate. Se viene a mancare il fosfato di potassio si riduce l’energia necessaria al sostentamento cellulare e si giunge rapidamente a degenerazione cellulare.
É molto utile negli animali con insufficienza cardiaca, in caso di cattiva assimilazione dei nutrienti ma anche in caso di alitosi. 

Kalium Sulfuricum (Solfato di potassio)

È necessario per l’equilibrio dello strato più esterno delle mucose, dell’epidermide e per tutte le cellule che utilizzano ossigeno.

Il Solfato di potassio aiuta in primo luogo la circolazione venosa, mentre il Fosfato di ferro quella arteriosa.
È utile nella terza fase del decorso di una malattia, cioè nella fase di recupero in cui occorre controllare le secrezioni viscose (muco, catarro), la desquamazione dell’epidermide o le suppurazioni e nelle malattie cutanee con desquamazione secca.
Si consiglia l’impiego di questo sale anche in tutte le patologie con un “decorso anomalo”, nelle quali non si presentano i sintomi che sarebbero peculiari.
È particolarmente indicato nelle infiammazioni croniche, accompagnate da secrezioni gialle e mucose.

Magnesium phosphoricum (Fosfato di magnesio)

Lo troviamo soprattutto nello scheletro, nei muscoli, nei nervi e nel cervello. 

Riduce il metabolismo e il livello di colesterolo nel sangue. 
È utile nei dolori da spasmo della muscolatura liscia, ideale in caso di spasmi gastrointestinali, coliche gassose ma anche disturbi del sonno.

Natrium Chloratum (Cloruro di sodio)

Lo troviamo nel tessuto osseo e cartilagini, rene, stomaco. 

Regola in particolare il bilancio dei liquidi organici. Può essere utilizzato in tutte quelle situazioni di estrema secchezza e disidratazione o, viceversa, di eccesso di liquidi.
A livello delle mucose la secchezza può essere accompagnata da una secrezione reattiva trasparente per cui è molto utile nei seguenti casi: disidratazione e demineralizzazione, cute secca e disidratata, eczemi secchi crostosi, sudorazione e traspirazione eccessiva al minimo sforzo, stipsi con feci secche e rinite con secrezione acquosa.
Questo sale di sodio, come il potassio, è il sale delle cellule, è quello del liquido extracellulare. Regola la pressione osmotica e quindi la ritenzione idrica.     
Si usa nell’anemia, dimagrimento, rinite con muco acquoso, eczemi umidi, reumatismi, emicrania, spossatezza, stitichezza cronica, eczemi. I sintomi in genere peggiorano al risveglio fino a mezzogiorno, col freddo umido, sotto sforzo, mentre migliorano con l’aria secca. Agisce a livello fisico come tonificante e aiuta a ristabilire l’equilibrio idrosalino.

Natrium Phosphoricum (Fosfato acido di sodio)

Lo troviamo nelle cellule del sangue, in quelle muscolari, nervose e nel liquido cellulare.

Si può usare in caso di acidità metabolica e gastrica, in quanto promuove l’eliminazione di acido carbonico. In caso di deposito di cristalli di acido urico nella regione periarticolare, aiutando l’organismo a mantenerli in soluzione. Anche per la saponificazione dei grassi e la digestione delle proteine è molto utile il Fosfato di sodio.

Natrium Sulphuricum (Solfato sodico anidro)

Lo troviamo nei liquidi organici, contribuisce ad espellere l’acqua dalle cellule. In presenza di edema aiuta ad espellere i liquidi, favorendone l’eliminazione anche attraverso l’intestino.

Tra i sali di Schussler è la sostanza di eliminazione principale. 
Stimola e regola inoltre i nervi sensori della vescica, provocando lo stimolo alla minzione e allo stesso tempo può ridurre la minzione involontaria (frequente in seguito ad ovarioisterectomia della cagna). Ha inoltre azione regolatrice sulla cistifellea.

Silicea (Acido silicico)

È il sale adatto alla costruzione del tessuto connettivo e alla resistenza di pelle, capelli e unghie.            

Questo sale stimola la produzione naturale di collagene ed ha la caratteristica di dover essere assunto per lunghi periodi.
Il biossido di silicio è presente in tutti i tessuti del corpo ed esplica perciò numerosissime azioni. Conferisce durezza e sostegno a tutti i tessuti connettivi; regola la sudorazione e l’eliminazione cutanea delle tossine; influenza positivamente la risposta immunitaria grazie agli effetti sul sistema linfatico. Per questi motivi questo sale può essere utile in caso di peli e unghie fragili, ipertrofia dei linfonodi, e cute malsana.         
Si usa soprattutto nei disturbi cronici a lenta risoluzione e con fenomeni suppurativi associati. In caso di rachitismo o ritardo nella crescita, aiuta a fissare il calcio nelle ossa. Noto per le capacità di guarigione delle ferite, potenzia le difese immunitarie, favorisce l’assimilazione di calcio negli alimenti. 
Spesso è indicata la combinazione con Calcium Fluoratum.

Calcium sulphuricum (Solfato di calcio)

Si trova nel fegato, cistifellea, cuore, cervello, milza, muscoli, ovaie e testicoli e svolge un’azione di depurazione delle mucose. 

Stimola il metabolismo e favorisce la coagulazione del sangue. 
Si usa in tutti i processi purulenti che hanno un deflusso, ad esempio scoli oculari acidi, riniti, stomatiti, esofagiti, gastriti anche con ulcera, cistiti e vaginiti.

Sali di Schüssler, una risorsa anche in medicina veterinaria

I Sali di Schüssler trovano grande impiego anche in medicina veterinaria, spesso anche in combinazione con altri metodi terapeutici come quello omeopatico ma non solo.
Data la complessità dell’argomento l’articolo non si ritiene certo esaustivo, ma può fornire un primo approccio da approfondire sia da un punto di vista teorico che pratico!

Post della Dott.ssa Valentina Guidoboni, DMV

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