La sincronizzazione comportamentale tra cani e proprietari

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Sincronizzazione comportamentale

In questo articolo, basandoci su alcune ricerche scientifiche, parleremo di sincronizzazione comportamentale tra cani e proprietari.

Vedremo anche se come queste analisi possano essere traslate nella realtà che proprietari e cani vivono ogni giorno.

La sincronizzazione comportamentale

L’affiliazione, cioè la creazione di legami sociali o “familiari”, tra soggetti che interagiscono si esplica anche attraverso la sincronizzazione comportamentale. Essa può essere definita come “fare la stessa cosa nello stesso momento nello stesso luogo”
Spesso si parla di “sincronia di attività”, cioè l’esibizione dello stesso comportamento nello stesso momento, e di “sincronia di localizzazione”, essere nello stesso posto nello stesso momento.

La sincronizzazione dei comportamenti conduce facilmente alla cooperazione, utile per raggiungere un fine comune che da soli sarebbe difficile ottenere.
Il fenomeno della sincronizzazione può avvenire in modo conscio o inconscio.

Studi sugli umani

Vari studi hanno analizzato la sincronizzazione comportamentale nella specie umana. 
In particolare, la sincronizzazione inconscia è comune tra due persone che interagiscono. 

Si pensi a quando due persone si siedono ai lati di un dondolo, o quando camminano insieme o chiacchierano. Durante conversazioni o discussioni, gli interlocutori sincronizzano i loro movimenti, rendendo così l’interazione più fluida

La sincronizzazione comportamentale inconscia è evolutivamente adattiva per gli esseri umani, in quanto contribuisce alla comunicazione tra individui segnalando la convergenza dei loro stati interni

Inoltre, favorisce la coesione sociale.

Studi sui cani

È noto che i cani esibiscono sia sincronia di posizione che di attività con i loro conspecifici in una varietà di situazioni, come riposare o muoversi insieme.  
È stato rilevato dai ricercatori che più i soggetti sono affiliati, più sono sincronizzati.

La sincronizzazione comportamentale interspecifica

Meno attenzione è stata data al tema della sincronizzazione tra individui appartenenti a specie differenti.
Il cane può essere un valido modello per studiare la sincronizzazione intraspecifica tra cani e umani. 

Il cane infatti è una specie ben integrata nella società umana. 
I cani formano forti legami di affiliazione con gli esseri umani, e sono altamente sensibili ai segnali comportamentali, come i movimenti del corpo.

Sincronizzazione tra cani e umani, alcune ricerche degli ultimi anni 

E’ stato scoperto che quando i cani sono liberi di muoversi in una stanza chiusa, essi mostrano sincronizzazione con i movimenti umani, anche se i proprietari semplicemente camminano per la stanza [1]. Oppure reagiscono a un incontro con una persona sconosciuta rimanendo fermi, avvicinandosi o retrocedendo, in relazione alla direzione presa dai propri proprietari.

Analisi della sincronizzazione tra cane e proprietario in passeggiata

Uno studio del 2018 [2] ha indagato circa la sincronizzazione comportamentale dei cani con i propri proprietari durante una passeggiata in un luogo familiare aperto semi-naturale.
Il campione era costituito da 18 cani di tipo molossoide e 18 di tipo pastore. 

Ogni coppia cane-proprietario è stata sottoposta ad un test composto da tre condizioni: proprietario fermo per 10 secondi; proprietario cammina a passo normale per 10 secondi; proprietario cammina veloce per 10 secondi. I cani erano liberi dal guinzaglio e potevano muoversi come desideravano.
Le risposte dei cani sono state osservate e registrate per poi essere analizzate statisticamente.

Cosa è stato osservato 

E’ stata rilevata sincronia di posizione (cioè cani vicini ai proprietari) in tutte le condizioni. 
Inoltre, è risultata evidente una sincronia di movimento tra i cani e i loro proprietari. 
Quando i proprietari cambiavano la loro velocità di passo, i cani modificavano sistematicamente la propria di conseguenza.

Il ruolo dello sguardo

Per quanto riguarda l’attenzione prestata agli umani, i cani guardavano più a lungo i proprietari quando questi ultimi si stavano muovendo. 
Secondo gli autori dello studio questo potrebbe essere dovuto al fatto che il movimento viene collegato a maggior imprevedibilità rispetto allo stare fermo. 

Per i cani osservare come si muove il proprietario potrebbe essere utile per capire come comportarsi.

Sincronizzazione, affiliazione e leadership

Complessivamente, i risultati degli studi citati sembrano indicare che la sincronizzazione comportamentale è presente tra cani ed umani, almeno per il campione analizzato.
Essa probabilmente è funzionale all’affiliazione e alla collaborazione.

Secondo alcuni autori i cani considererebbero i propri proprietari come leader, cioè individui ai quali vengono riconosciute particolari competenze, come ad esempio il sapersi muovere nell’ambiente.
In quest’ottica, i cani potrebbero “utilizzare” i proprietari come leader, cioè come guide.

Un’altra spiegazione potrebbe essere collegata alla necessità dei cani di mantenere la prossimità con i proprietari in situazioni stressanti.

Dalle ricerche scientifiche alla quotidianità

In base alla mia esperienza, i risultati di questi studi rispecchiano ciò che spesso succede quando cani e proprietari passeggiano.
Tuttavia, è comune che i proprietari riportino che i propri cani non li seguono, non li considerano, non li guardanonon li ascoltano… come mai?

La verità sta nel mezzo

Effettivamente capita che i cani si allontanino dai proprietari nonostante i richiami o che mostrino interesse solo per l’ambiente circostante e non per la persona.
Ma moltissime altre volte, gli animali effettivamente non perdono di vista il proprietario, lo aspettano ad un bivio, chiedono confermecamminano in modo sincrono con lui. 
Solo che… il proprietario non se ne accorge!

segnali di affiliazione, come aspettarsi, affrettare il passo per raggiungersi, cercare con lo sguardo… possono essere sottili e fugaci.
Ovviamente, esistono differenze legate alla tipologia di cane e alle esperienze pregresse dell’individuo. 

Guardare con altri occhi

È per questo che i proprietari dovrebbero essere guidati a osservare il proprio cane nelle varie situazioni, in modo da cogliere – e saper interpretare – segnali e comportamenti.
“Guardare con altri occhi” significa abbandonare l’antropocentrismo e valorizzare i punti di forza e le particolarità del proprio cane e della relazione. 

Non è utile focalizzarsi solo sulle dinamiche “spiacevoli” (“il cane non mi segue”), bensì cogliere le tante modalità che un cane può utilizzare per comunicare affiliazione.

Non siamo tutti uguali

È importante conoscere e tenere in considerazione le motivazioni e le attitudini del proprio cane. 
Ad esempio, un cane nordico potrebbe precedere il proprietario nell’esplorazione dell’ambiente e potrebbe apparire “indipendente”, poco sincronizzato con la persona.
Un cane da pastore, invece, potrebbe sembrare molto più riferito e in sintonia con il proprietario.

Ciò però non significa che non si possa o debba fare qualcosa per facilitare la comunicazione tra cane e proprietari. In particolare se ciò può portare a un maggior benessere del sistema-famiglia e a una miglior gestione dell’animale nella società umana.

La sincronizzazione comportamentale di Eva e Chirù, foto di Marco Buratti

Bisogni ed emozioni

Anche bisogni ed emozioni dell’animale hanno un peso significativo nell’influenzare i comportamenti verso l’ambiente e verso gli umani.
Un cane timoroso può allontanarsi dal proprietario in una situazione che gli fa paura. Ciò ha a che fare con il suo stato emotivo, non con l’”affetto” o l’obbedienza verso la persona. 

D’altra parte, se il proprietario rappresenta una base sicura per il cane, quest’ultimo sarà maggiormente portato ad avvicinarvisi per avere supporto.

La sincronizzazione comportamentale: addestramento o relazione?

Leggendo questo scritto potrebbe effettivamente sorgere la domanda: la sincronizzazione comportamentale può/deve essere insegnata attraverso l’addestramento? Per me la risposta è… no

Non parlo della preparazione dei cani ad un lavoro o ad uno sport, ma della vita di tutti i giorni dei cani che vivono come pet.
Camminare allo stesso passo, seguire, guardare, imitare, insorgono spontaneamente nei cani.

Poste le differenze individuali e relative alla tipologia di cane, il cane è stato creato dall’uomo per collaborare ed adattarsi alla vita in gruppo misto.

Non serve condizionare il cane a guardarci o imporgli di stare accanto a noi per avere sincronia e affiliazione, né per essere considerati leader.

In conclusione

Al dì la del fatto che esista una sincronizzazione comportamentale tra cani e proprietari, ciò che è importante è la modalità con la quale le persone costruiscono la relazione e le interazioni con i propri cani. 
In questo modo si potrà avere affiliazione e collaborazione.

È necessario impegnarsi a comprendere e rispettare i segnali e gli stati emotivi del proprio cane. Aiutarlo a superare le proprie difficoltà, dargli fiducia, guidarlo in un percorso di crescita (comprese le regole di convivenza!). 

Fondamentale è fare esperienze appaganti e divertenti insieme e comportarsi come guide che “sanno cosa fare”. E soprattutto, se vogliamo che i nostri cani ci guardino e ci ascoltino, iniziamo noi a guardarli ed ascoltarli per ciò che sono.

Articolo della dott.ssa Eva Ricci, DVM, Etologa

[1] Duranton C, Bedossa T, Gaunet F (2017) Interspecific behavioural synchronization: dogs present locomotor synchrony with humans. Sci Rep 7:12384.

[2] Duranton C, Bedossa T, Gaunet F (2018) Pet dogs synchronize their walking pace with that of their owners in open outdoor areas. Anim Cogn 21: 219–226.

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