Pepe nero e animali. Una risorsa anche per loro?

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Il pepe nero (Piper nigrum) è considerato il “re delle spezie”.

Il suo uso però non riguarda solo la cucina: numerosi studi ne hanno esplorato le proprietà biologiche e i fitocomposti bioattivi.

Una systematic review del 2019 dal titolo A systematic review on black pepper (Piper nigrum L.): from folk uses to pharmacological applications prova a tracciare un profilo completo di questa sostanza così preziosa. Valutandone (e rivalutandone!) gli usi sia in medicina umana che veterinaria!

Pepe nero e animali. Cosa sappiamo?

Le spezie, sostanze preziose

Erbe e spezie fanno parte dell’alimentazione umana fin dai suoi arbori.
Per migliaia di anni sono state impiegate per dare colore e sapore ai cibi, per migliorarne il gusto ed esaltare gli aromi.
Allo stesso tempo però sono state utilizzate come conservanti e come sostanze ad uso medicinale.

Il pepe nero appartiene alle Piperaceae, una tra le più antiche famiglie di piante da fiore di origine tropicale.

Pepe deriva da pippali, il termine sanscrito che descrive la bacca. Piper nigrum è una pianta rampicante aromatica legnosa, perenne, che può raggiungere i 50-60 cm di altezza.

Il pepe nero, a differenza di quello bianco, contiene la polpa del frutto e i maggiori produttori al mondo oggi sono Vietnam e Indonesia.

Il Paese dal quale proviene però il maggior numero di informazioni sul pepe nero è l’India.

Pepe nero e animali

L’uso del pepe nero come sostanza medicinale tradizionale è ben noto in medicina umana e gli studi che ne approfondiscono caratteristiche biologiche e possibili applicazioni sono molto numerosi.

Ma anche in medicina veterinaria è una sostanza impiegata in molti ambiti e per numerosi scopi fin dai tempi più antichi.

Nell’etnomedicina veterinaria è stato utilizzato per la cura di numerosi disturbi gastroenterici, tra cui indigestione, perdita di appetito, diarrea, dolori gastrici e flatulenza.

Altri usi riguardano affezioni dell’apparato respiratorio, rinite e tosse in particolare, ma anche patologie cutanee e infertilità.

Da un punto di vista fitochimico sono stati identificati più di 50 composti differenti, contenuti nel frutto, nel seme e nelle radici della pianta. In etnomedicina umana la lista delle patologie in cui viene impiegato è lunghissima e molto dettagliata.

Pepe nero e animali, una risorsa in più dalla nutraceutica

Pepe nero e animali, proprietà e potenzialità

Del pepe nero conosciamo con certezza le proprietà antiossidanti e antineoplastiche, analgesiche e anticonvulsivanti.
Ma anche le qualità antinfiammatorie, ipoglicemizzanti e neuroprotettive.

Al tempo stesso sono stati valutati con attenzione gli eventuali profili di tossicità, stabilendo dosaggi da non superare sia con studi in vivo che in vitro.

Conclusioni

Con sempre maggiore attenzione si guarda alla nutraceutica anche in medicina veterinaria e Piper nigrum è una sostanza dalle proprietà curative e medicinali molto interessanti, per la quale si auspica un sempre maggior approfondimento e impiego.

Da solo e in combinazione con altre spezie ed erbe, per potenziarne gli effetti e ridurne la tossicità in una sinergia come solo le sostanze naturali possono mettere in campo.

Articolo della dott.ssa Cinzia Ciarmatori, DMV, GPCert(ExAP)

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