Animali anziani e alimentazione. Cosa cambia?

/ / Alimentazione e nutrizione, NAC
Animali e invecchiamento

Molti animali di tutte le specie vengono alimentati nello stesso modo per tutta la vita.
Fatta eccezione per cani e gatti. Per i quali un’alimentazione dedicata alle varie fasi d’età è quasi sempre considerata.

Per conigli, furetti, cavie peruviane e altri piccoli mammiferi non è così. Ma anche per pappagalli e altri uccelli o per i rettili.
Questi animali in genere ricevono la stessa alimentazione, sia come tipologia di alimenti che come quantità.

Come se non avessero esigenze differenti in base all’età. Animali anziani e alimentazione, cosa cambia?


Animali anziani e alimentazione

Per cane e gatto sembra ormai assodato che l’alimentazione debba cambiare con il passare del tempo.
Le necessità infatti variano, da molti punti di vista.
Il metabolismo rallenta e le disfunzioni cognitive avanzano. C’è una minor tendenza al movimento e all’attività e possono insorgere patologie degenerative croniche, che spesso provocano disagio agli animali o addirittura dolore.
Anche la funzionalità del sistema digestivo può cambiare nel tempo e con l’invecchiamento è fondamentale offrire cibi di facile digestione ed assorbimento.

Eppure per animali diversi dal cane e dal gatto, che pure consideriamo da compagnia, difficilmente consideriamo questi fattori.

Animali e invecchiamento. La nutrizione è un fondamentale strumento di prevenzione.

Conigli e Piccoli mammiferi. Cosa cambia con l’invecchiamento?

Anche conigli, cavie peruviane, cincilla, criceti e gli altri piccoli mammiferi invecchiano.
Alcuni specie, come criceti ma anche topi e ratti, hanno una vita piuttosto breve rispetto ad altri e già dopo l’anno di vita le cose cominciano a cambiare.

Con l’invecchiamento anche per loro il metabolismo comincia a rallentare e sono meno attivi.
Possono insorgere patologie che potrebbero richiedere un approccio nutrizionale specifico, come nella malocclusione dentale, comune nelle specie con i denti a crescita continua come il coniglio.
In questi casi c’è un’evidente difficoltà di prensione del cibo e soprattutto di masticazione, potrebbe rendersi necessario offrire cibo più morbido o tagliato in pezzi più piccoli, con conseguente diminuzione dell’apporto di fibra o variazione della conformazione.

Proprio come nel cane e nel gatto l’invecchiamento di questi animali può provocare patologie degenerative muscolo-scheletriche, potenzialmente fonte di dolore e riluttanza al movimento.

Pappagalli e altri uccelli

Per i pappagalli e altri uccelli si sente parlare ancora meno di differenti necessità nutrizionali.
Eppure l’invecchiamento riguarda anche loro e non è pensabile che non cambino le esigenze alimentari.

Purtroppo non ci sono ancora studi al riguardo. Eppure sappiamo bene che alcune specie come il cenerino possono andare incontro nel tempo ad aterosclerosi ed altre patologie degenerative.

Sappiamo anche che almeno un 75% delle patologie di questi animali hanno come causa principale o concausa errori nutrizionali, pertanto sarebbe molto importante approfondire il ruolo preventivo di un’alimentazione corretta anche per loro.

Animali anziani e alimentazione. Cos’è importante sapere?

Forse la cosa più importante da considerare è che per molte specie diverse dal cane e dal gatto sappiamo ancora troppo poco.
Soprattutto in termini nutrizionali. Si tratta in molti casi di specie esotiche per le quali è difficile replicare l’alimentazione naturale e in molti casi parliamo di prede.
E le prede allo stato selvatico difficilmente sopravvivono abbastanza a lungo da diventare anziane!

Oggi che i nuovi animali da compagnia sono sempre più diffusi però la loro vita media si è allungata molto, grazie anche al miglioramento nella gestione e nelle cure.

Per questo motivo ci si auspica un sempre maggior approfondimento delle esigenze nutrizionali di questi animali, anche in relazione all’invecchiamento e alle differenti esigenze che l’età porta con sé!

Articolo della dott.ssa Cinzia Ciarmatori, DMV, GPcert(ExAP)



Vuoi saperne di più sulla nutrizione di cane e gatto, ma anche di Piccoli mammiferi e Pappagalli?
Approfitta degli ultimi posti disponibili della Scuola di nutrizione clinica sistemica veterinaria in partenza a marzo 2022!



TORNA SU