Studio dell’Omeopatia Veterinaria per famiglie: un caso clinico.

L’Omeopatia, tanto bistrattata da chi non la conosce, può essere in realtà una materia affascinante e assolutamente coniugabile con il lavoro del Medico Veterinario. Ma di certo non è facile!
Un caso clinico pubblicato nel 2015 sulla rivista Il Medico Omeopata, con follow-up totale di 7 anni, può chiarire in cosa consiste davvero l’Omeopatia Unicista, quali sono le sue possibilità terapeutiche sia per il corpo che per la psiche degli animali e, soprattutto, come lo studio per famiglie può semplificare la vita del Medico Veterinario.
RIASSUNTO
La prescrizione costituzionale in omeopatia veterinaria può presentare delle difficoltà maggiori rispetto alla terapia umana, specialmente se si tratta di rimedi poco rappresentati nel repertorio.
Si presenta un caso di prescrizione di “piccolo rimedio” in un cane Rottweiler, con follow-up di 16 mesi (al 2015, anno di pubblicazione dell’articolo originale, N.d.R.). La collaborazione fra due veterinari, l’utilizzo di tecniche di repertorizzazione e diagnosi differenziale diverse e l’individuazione di temi omeopatici hanno permesso in questo caso una guarigione della totalità dei sintomi.
Introduzione
Samuel Hahnemann non era un medico veterinario, questo è un fatto. Così com’è un fatto che i proving siano svolti da persone e non da quadrupedi. Una buona prescrizione omeopatica è basata poi su sintomi oggettivi, ma soprattutto su sintomi soggettivi, ben modalizzati, riportati dal paziente.
Questo può creare in un veterinario omeopata un pizzico di frustrazione, così come grande soddisfazione quando la terapia risulta appropriata.
Presentiamo qui un caso di prescrizione in un cane Rottweiler di 17 mesi di un piccolo rimedio, Mandragora, rappresentato nel Synthesis da poco più di 600 voci repertoriali. Il suo caso è qui riportato dai 2 mesi di età circa fino all’età di 2 anni e 9 mesi (al 2015 N.d.R.).
Viene aggiunto inoltre un follow-up fino ad Agosto 2020, anno di pubblicazione di questo articolo nel blog di Webinar4VETs.
Materiali e metodi
Il seguente caso clinico è stato raccolto e repertorizzato dalla Dott.ssa Mayer e quindi discusso con il Dott. Marelli a maggio 2013. Il follow-up è di 16 mesi ed è stato seguito dalla Dott.ssa Mayer. Le diverse “variabili” sono state distanziate nel tempo, per analizzare al meglio i risultati: il cambio delle dieta è stato quindi effettuato in un periodo di sospensione da rimedi, prima di riprendere il caso.
La repertorizzazione è stata effettuata con il software RadarOpus® della ditta Archibel S.A., utilizzando il repertorio Synthesis Treasure Edition 2009V (Schroyens F.). Il metodo di analisi dei dati raccolti, delle osservazioni e della repertorizzazione segue principalmente il Metodo della Materia Medica Viva del Dott. Petrucci, per parte della Dott. ssa Mayer, mentre il Dott. Marelli si rifà soprattutto ai lavori e alle tematiche del Dott. Mangialavori.
Il confronto e l’affiancamento dei due metodi è risultato in una interessante collaborazione e infine giunto ad una prescrizione di rimedio considerata ottimale da entrambi i professionisti.
CASO CLINICO
Visita del 10 maggio 2013
Segnalamento: cane maschio, Rottweiler, 1aa 5 mesi (Figura 1), intero. Proprietario: Dott.ssa Mayer. Nato in casa.
Motivo principale della visita: – iperattività non importante, ma che rivela ansia di fondo – poliuria/polidipsia (PU/PD) – tendenza a feci abbondanti e poco formate
Anamnesi: Da quando è nato Serafino è stato particolare rispetto ai suoi fratelli e sorelle. Particolarità presenti fino allo svezzamento (2 mesi):
buona energia (si attacca subito alla mammella);
precocità: è il primo a uscire dalla cuccia (a 2 settimane!);
aggressività: solo fino ai 2 mesi d’età, specialmente con i fratelli;
aggravamento da vaccinazioni: entrambe le vaccinazioni da me eseguite lo hanno aggravato (stanchezza, apatia, diarrea).
Dallo svezzamento, Serafino cambia completamente carattere: obbediente al richiamo, buono con tutti, persino con i gatti. A partire dal sesto mese Serafino manifesta un aumento dell’attività, con ansia e distruttività; PU/PD con un volume di acqua assunta misurato prima dell’inizio di qualsiasi terapia omeopatica 90 ml/ kg/die (limite di patologia); feci molli e poco formate, nonostante alimentazione di alta qualità.
Sulla base di questi sintomi, dai 9 mesi circa fino all’anno e 2 mesi, in terapia con Podophyllum MK (settembre 2012-febbraio 2013), 5 gcc x 3 volte al giorno, seguito dalla XMK, 5 gcc x 1 volta al giorno, poi 2 volte al giorno. Questa terapia è stata interrotta perchè la MK non ha migliorato l’aspetto delle feci (miglioramento di una parzialità di sintomi) e al passaggio alla XMK si è notato un peggiormento dello stato ansioso.
Dopo un’interruzione dovuta a cambio della dieta, il 10 maggio 2013 rivalutiamo il caso dal principio. Serafino presenta, da un punto di vista fisico:
- PU/PD: Serafino continua a bere molto. Non beve spesso, piuttosto tende a “svuotare la ciotola” una volta che inizia. Soffre visibilmente se per qualche motivo rimane senz’acqua (bava bianca alla bocca, sguardo ansioso).
- Feci: tende a defecare molto sia in termini di frequenza (fino a 5 volte al giorno – normalità: non più di 3) che in quantità. La consistenza è migliore alla prima defecazione, mentre peggiora nelle successive.
- È di costituzione magra, assolutamente slanciato per essere un Rottweiler (caratteristica fisica propria anche del padre).
- Presenta delle fessurazioni sui cuscinetti plantari, non tendenza al sanguinamento.
- Dorme spesso a pancia all’aria, tutto capovolto (tipico dei cuccioli).
- Non ha avuto patologie importanti.

Mentale
Serafino “fa innamorare”. Giocherellone con tutti, che ad oggi non si è ancora modificato. Non può assolutamente sentire discussioni, se i toni si alzano, corre a nascondersi, è terrorizzato, delle volte trema. Anche un rimprovero dolce lo destabilizza.
Quando lo si consola, accetta le carezze, ma ha timore di essere ferito dalla stessa persona che lo sta tranquillizzando e ringhia. Sembra essere particolarmente sensibile al dolore inoltre.
Ha una sorta di “simpatica cleptomania”: prende gli oggetti più disparati, li porta nella cuccia e da più piccolo li distruggeva minuziosamente. Adesso è migliorato e non distrugge, se non raramente.
Spesso va in giro per casa ansimando.
Cocciuto, non accetta ordini per imposizione, ma obbedisce subito, se per gioco. Ama saltare e arrampicarsi.
È capitato che avesse anche due scatti di violenza nei miei confronti (della proprietaria N.d.R.): non avendo via d’uscita alla mia vicinanza, ha morso nella direzione della mia faccia, senza preavviso alcuno, senza un ringhio.
È esagerato nelle reazioni. Se bagnato o dopo applicazione di antiparassitario spot-on “fa il matto”, corre e salta ovunque. Se si fa male, anche una piccolezza, strilla “come se lo stessero sgozzando” e mi viene a cercare per essere consolato.
Un episodio mi ha particolarmente colpito: ha rincorso un gatto una volta ed è riuscito a prenderlo. Nonostante abbia immediatamente lasciato la presa al mio richiamo, aveva una faccia “spiritata”, con pupille dilatate enormemente. La sensazione è stata che fosse in uno stato alterato di coscienza, quasi di follia violenta, dal quale è riemerso poco a poco il Serafino dolce, bambino che conosco e che non aveva percezione di ciò che era successo.
Desideri e avversioni alimentari sono difficili da giudicare, ma sembra che ami particolarmente il formaggio. Non ha particolari sensibilità a caldo o freddo.
Approfondimenti ematologici e clinici nel caso clinico originale.
Repertorizzazione
I sintomi vengono considerati rilevanti per intensità, storicità e/o singolarità. Le repertorizzazioni sono riportate completamente nel caso clinico originale. Vengono successivamente raggruppate per tematiche, unendo alcune rubriche per descrivere situazioni simili ad un osservatore esterno (il paziente non parla…).

Diagnosi differenziale
Eseguo la diagnosi differenziale secondo il metodo insegnato dal Dott. Roberto Petrucci. Cerco quindi quali possono essere le motivazioni per ESCLUDERE un rimedio dalla gamma delle mie possibilità, nella ricerca del costituzionale di Serafino. Riportiamo alcuni esempi.
- Phosphorus: non emorragie, né ecchimosi, né evidente dermatografismo e neanche paure. È importante capire che mancando degli aspetti fondamentali di questo rimedio, Phos va escluso. Sembrerebbe il rimedio più semplice di fronte ad un cane così socievole, ma il nucleo di Serafino non è affine a quello di questo rimedio.
- Lycopodium: non problemi epatici manifesti, non ambizione, non “hard for inferiors, kind for superiors”.
- Arsenicum: non freddolosità, non unsympathetic. Serafino è molto più “simpatico” di un Ars, è pieno di vita.
- Lachesis: non emorragie o ecchimosi, né stagnazione venosa, nè gelosia, nè lateralità sinistra, nè peggioramento al mattino.
- Belladonna: è un rimedio che attrae l’attenzione, per via della rubrica MIND – JUMPING. Non ha presentato però i tipici sintomi congestizi di Bell, anche se non sono facili da individuare in un cane.
Fra i piccoli rimedi, sicuramente spicca Podophyllum, che ha avuto buoni effetti su di lui alla potenza MK, ma che ha migliorato solo alcuni dei suoi sintomi e non la totalità: miglioramento dell’ansia, dell’“impelled to touch everything”, del PU/PD, ma non della diarrea.
Un’altra solanacea è presente fra i primi posti: Hyoscyamus, con cui però Serafino non condivide gli aspetti legati alla sessualità.
A questo punto, il caso raccolto dalla dr.ssa Mayer, viene riconsiderato assieme al dr.Marelli.
Ragioniamo sui temi della famiglia Solanaceae (vedi figura sotto).

I temi sembrano attinenti, quindi approfondiamo le varie sostanze della famiglia da un punto di vista farmacologico e omeopatico e notiamo che Mandragora officinarum (Mand) ha, fra i tossici attivi, le epipodofillotossine, presenti anche nel rimedio Podophyllum, che aveva avuto in effetti una discreta azione su Serafino.
Interessante come Clarke sottolinea come non vada confusa con Podophylumm il quale in alcune località viene chiamato “mandragora”.
Da un’estrazione repertoriale Mandragora ha 631 rubriche e nella repertorizzazione complessiva (somma dei sintomi ordinata per gradi) è al 218° posto, presente in 5 rubriche fra quelle selezionate (ANXIETY, KLEPTOMANIA, cheese – desire, EXCITEMENT, EXHILARATION, raggruppate nel tema “Esuberanza, etc.”).
L’attinenza dei temi della famiglia, il miglioramento parziale ottenuto con Podophyllum MK e la presenza delle medesime tossine che caratterizzano podofillum nella radice di mandragora, ci portano alla prescrizione di Mandragora officinarum 1LM, 1 gcc x 1 volta al dì.
Follow up
Mandragora porta a un miglioramento notevole già dopo appena 5 giorni, quando si passa a somministrare 3 gocce/die. Serafino smette di girare ansioso per casa e si va a mettere a dormire in cuccia.
Si prosegue quindi con la somministrazione del rimedio, aumentando nel tempo frequenza, quantità e potenza. Dopo 2 mesi circa il miglioramento dei sintomi mentali dell’80%. La PU/PD è migliorata almeno del 70%, ma essendo estate (agosto 2013), si attende per valutare. Feci: miglioramento dell’80%: Serafino defeca ora 3 volte al giorno con consistenza normale, tranne l’ultimissima parte che è più morbida.
A gennaio 2014, Serafino sta assumendo mand 5LM 3 gc x 3 volte al giorno. Mentale migliorato del 90%. Serafino rimane un cane giovane e attivo, ma non distruttivo, non iperattivo, non ansioso. Feci: nella norma, ben formate, con un miglioramento del 100%. Sete migliorata dell’80%, beve quasi come un cane normale, cioè circa 50 ml/kg/die. Giugno 2014, ad un anno dalla prima somministrazione, assume mand 13 ML 3 gc x 1 volta al dì.
Dal 2014, Serafino assume sempre lo stesso rimedio, Mandragora, scelto utilizzando una tecnica incrociata di repertorizzazione per temi e per famiglie. Il rimedio viene assunto in forma discontinua e i miglioramenti che si ottengono sono stabili nel tempo.
Durante un periodo stressante della sua vita (separazione della famiglia in 2 nuclei familiari distinti), Serafino torna a mostrare i “vecchi sintomi”: feci molli, adesso con anche muco. Sintomi mentali di ansia e distruttività, in particolare quando rimane da solo. Ben evidente, nel tempo, il suo grande amore per il formaggio, a cui non dice mai di no. Rimane un cane molto socievole, sia con altri cani (anche maschi interi come lui), che con persone sconosciute. Permane il timore gli venga fatto del male: è facile perdere la sua fiducia, se si devono effettuare manovre mediche (ed ha una “madre” veterinario, purtroppo per lui N.d.R.).
Il rimedio viene ripreso in questa occasione, tornando ad ottenere grandi miglioramenti, che comunque vengono accompagnati da cambi alimentari (passaggio da dieta BARF a dieta casalinga) e di gestione, per aiutarlo maggiormente. Il miglioramento ottenuto anche in questo caso è sempre sulla totalità dei sintomi.
Ad Agosto 2020, Serafino assume Mandragora 19LM, 5 gocce x 2 volte al giorno. Scoperta recentemente una positività a Leishmania, che sarà probabilmente un banco di prova importante per il rimedio.
Post a cura di Maria Mayer, DVM, PhD, CEO Webinar4VETs
Articolo originale:
Mayer M, Marelli E: Prescrizione di un piccolo rimedio in medicina omeopatica e suo fallow-up: Il caso di Serafino. Il Medico Omeopata 2015; 58:22-27.