Le attività in natura condivise con i cani, ecco i benefici

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Attività in natura

Può sembrare scontato affermare che, per i cani, fare passeggiate in natura sia divertente.
E questo tipo di attività è effettivamente divertente. 
Ma dietro alle esperienze in ambiente naturale c’è molto di più!

In questo articolo vedremo cosa significa far fare ai cani attività in ambienti naturali e quali possono essere i benefici di queste pratiche. 

Il mondo sensoriale del cane

L’olfatto è il senso maggiormente sviluppato nel cane.
Attraverso l’olfatto i cani acquisiscono informazioni sul mondo e sugli esseri viventi che li circondano e mappano i territori che esplorano. 
Usare l’olfatto permette di attivare la mente, di favorire la concentrazione e la calma
Inoltre, vi è tutto il mondo della comunicazione feromonale

Non dimentichiamo, però, gli altri sensi: anche attraverso la vista, l’udito, il tatto e il gusto i cani entrano in comunicazione con il mondo. 

Ogni stimolo viene percepito, codificato, analizzato ed interpretato a seconda degli stati emotivi del soggetto, della situazione e del bagaglio esperienziale.

Ogni esperienza può aiutare il soggetto nella propria crescita oppure rappresentare una fonte di stress.

L’attività motoria

Seppur con differenze legate alla tipologia e alle caratteristiche individuali, i cani hanno necessità di fare attività motoria con regolarità. 

Si parla di motivazione cinestesica, che è la motivazione interna che spinge il soggetto a mettersi in movimento.

L’attività motoria, se condotta in ambienti adeguati, sicuri e stimolanti al punto giusto, non permette solo di “stancarsi” fisicamente, ma porta ad appagamento mentale

 Il “cane urbano”

I cani padronali che vivono nelle città con le proprie famiglie sono immersi in un contesto antropizzato.
Esso è più o meno caotico, sovente con spazi non prettamente a misura di animale (neppure dell’essere umano, in realtà…).
I “cani urbani” si muovono tra cemento, aiuole e parchi pubblici

In Italia, in alcune città il verde urbano è ben presente e ben tenuto, con spazi dedicati anche ai cani. In molte altre, però, la gestione del verde non è così virtuosa.
I cani sono esposti agli stimoli visivi, olfattivi ed uditivi (rumorosi) del traffico. 
Spesso vengono portati in situazioni di affollamento, come mercati o ristoranti e questo può causare grande disagio in alcuni soggetti.

Possono incontrare altri cani solo nelle aree preposte o al guinzaglio durante le uscite.
D’altra parte, il guinzaglio è necessario (e obbligatorio) per motivi di sicurezza in ambienti del genere.

Molti cani sono alla fine ben adattati a tutto ciò, altri, invece, possono presentare difficoltà di adattamento.

Problemi emotivi e ambiente di vita dei cani

Uno studio del 2020 [1] ha indagato sui fattori che sono associati all’insorgenza di paure – in particolare paure sociali – nei cani domestici. 
Uno di questi fattori è il vivere in ambiente urbano

Dal paper [1]: “[…] cani che vivono in un ambiente urbano hanno più paura dei cani e degli estranei rispetto a cani che vivono in ambienti più naturali e agricoli. La relazione tra comportamento e ambiente di vita non è stata studiata prima d’ora nei cani, ma studi sugli esseri umani hanno riportato tassi più elevati di disturbi mentali nelle aree urbane rispetto a quelle rurali”.

“Le aree urbane, come le città, possono essere ambienti molto frenetici e stressanti in cui vivere,
sono pieni di stimoli diversi, come rumori improvvisi e forti, che potenzialmente predispongono i cani a sviluppare paura e altri problemi comportamentali”.


Questo studio è stato condotto in Finlandia, attraverso questionari somministrati ai proprietari dei cani.
E’ possibile che ulteriori studi, effettuati in altre realtà e con differenti metodologie, possano evidenziare dati diversi. Tuttavia, ritengo che questi risultati possano considerarsi abbastanza generali.

Altra letteratura… in umana

Per quanto riguarda l’essere umano, già da tempo si indaga sul rapporto benessere-esposizione ad ambienti naturali.

Il report della World Health Organisation sul verde urbano

La WHO nel 2016 ha pubblicato un report [2] che riassume i dati disponibili sugli effetti della fruizione degli spazi verdi urbani da parte dei cittadini. 
Si evidenziano un miglioramento della salute mentale, la riduzione della mortalità cardiovascolare, dell’obesità e del rischio di diabete di tipo 2.
I meccanismi che portano a questi benefici includono rilassamento psicologico e riduzione dello stress, aumento dell’attività fisica, ridotta esposizione a inquinanti, a rumore e calore. 

Il Forest Bathing 

Il termine Forest Bathing (letteralmente bagno di foresta) indica la pratica tradizionale giapponese dell’immergersi nella natura consapevolmente, usando tutti e 5 i sensi [3]. 
Ci si riferisce sia al verde urbano che a boschi e foreste.

Varie ricerche hanno correlato l’esperienza dell’immersione in natura con un miglioramento del benessere delle persone. 
Gli effetti terapeutici possono essere misurati attraverso questionari e attraverso la misurazione di parametri quali la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, i livelli di cortisolo.

Oltre che sui sistemi immunitario, cardiovascolare, respiratorio, non è trascurabile l’influenza positiva sullo stato mentale.
Esempi sono: diminuzione dei sintomi di ansia e depressione, miglioramento delle capacità cognitive, esperienza di emozioni piacevoli.

Cosa sappiamo sul rapporto cani-natura

Nel panorama scientifico, sembrano mancare ricerche relative ai benefici che le esperienze in ambiente naturale possono portare ai cani.
Tuttavia, moltissimi professionisti dell’ambito cinofilo stanno riscontrando effetti tangibili del portare i cani in natura. Effetti positivi sullo stato psico-fisico degli animali.

Attività in natura. Perché funziona?

Cani e umani appartengono a specie diverse e questo aspetto va sicuramente considerato. La percezione degli stimoli e la loro interpretazione può essere differente. 
Ma il funzionamento del “cervello emotivo” è sovrapponibile nelle due specie. Così come vari meccanismi di apprendimento e memoria.

E’ possibile che, durante la permanenza del cane in natura, si liberino nell’organismo endorfine, che aumenti la produzione di serotonina e si abbassino i livelli di cortisolo
Questo contribuisce ad abbassare lo stress e a generare senso di benessere.
Varie delle motivazioni tipiche di specie, di razza e individuali possono essere soddisfatte.

Non sempre tutto ciò può accadere quando si è immersi nel caos cittadino.

Le esperienze motorie e sensoriali nelle attività in natura

In ambiente naturale i cani posso fare quelle che personalmente definisco “esperienze motorie e sensoriali”.
Sentire materiali diversi con il tatto, annusare carpendo informazioni su chi è passato di lì. 
Esplorare visivamente il sottobosco prima di avventurarvisi. 
Camminare, trottare o correre su diverse superfici. 
Superare ostacoli naturali
Bagnarsi in mare o in torrenti.

Queste esperienze, se condotte in modo adeguato, sono fonti di arricchimento per l’animale. 
In parte esse possono essere condotte anche in aree verdi urbane, se ben tenute.

Non dimentichiamo poi il beneficio per la relazione cane-figure di riferimento
Cane e persona possono quindi passare tempo di qualità insieme. Possono collaboraredivertendosi, ma anche rendersi un poco indipendenti uno dall’altro se la situazione lo consente.

La mia esperienza come professionista

Attività in natura in ambito educativo

Ritengo che un percorso di “educazione” del cane debba essere finalizzato ad una crescita equilibrata del soggetto. L’acquisizione di competenze sociali e cognitive diverse fa parte del processo educativo. 
Le attività in ambiente naturale per cuccioli e adulti permettono di sperimentare i propri punti di forza e i propri limiti

Il tipo di ambiente favorisce la stimolazione motoria e sensoriale
Il cane può sfogare le proprie energie fisiche ma poi conquistare l’autocontrollo
Quando la figura di riferimento propone attività piacevoli, la referenza verso di essa aumenta.

Attività in natura in ambito riabilitativo

Utilizzo molto le sessioni in natura per i cani con difficoltà emotive e patologie del comportamento.
Noto che in linea generale l’ambiente naturale favorisce l’apertura verso gli stimoli in animali con paure. Diminuiscono i segni di ansia.

Cani che non riescono ad uscire in passeggiata in città, in natura invece esplorano con maggior sicurezza. Inoltre, riescono ad applicarsi meglio ad attività (ad esempio attività di fiuto), che permettono di aumentare l’autostima.
Cani che hanno difficoltà a regolare le proprie emozioni, imparano a modulare i livelli di arousal con più facilità in ambienti naturali rispetto alla città, all’ambiente domestico e all’ambiente campo cinofilo.

Cani che sembrano non avere una connessione con il proprietario, scoprono che è bello esplorare insieme.
E che ci si può alternare nel ruolo di “guida”!

Un aspetto importante è che queste conquiste sono poi trasferite anche ad altri ambiti e situazioni, che inizialmente apparivano inaffrontabili all’animale.

Attività ricreative e di socializzazione

Mi capita di accompagnare in natura binomi cane-persona che vogliono semplicemente divertirsi e scoprire posti nuovi.

E’ anche possibile che gli incontri tra cani siano più rilassati in ambiente naturale rispetto alle aree cani. Questo accade perché gli spazi sono più ampi. E sono presenti più stimoli ai quali dedicarsi nel caso gli individui non vogliano avere una interazione ravvicinata.

Attività in natura, sono tante quelle che possiamo fare insieme!

Bosco e spiaggia: pro e contro

L’ambiente boschivo

Fornisce vari stimoli sensoriali: odori e tracce, diverse superfici sulle quali muoversi, alternanza luci-ombre, pozzanghere… Ogni giorno è diverso, ogni stagione è diversa!  
E’ l’ambiente che preferisco per le mie attività. 

In alcune città esistono boschi e pinete vicini ai centri abitati. Sfruttarli alcune volte a settimana può essere veramente appagante per cani e persone.
Vi possono essere però degli svantaggi. Alcuni cani potrebbero agitarsi nel sentire tracce di animali selvatici e tentare di allontanarsi. 
In alcuni boschi, in particolare durante il weekend, ci potrebbero essere molte persone e cani, talvolta anche ciclisti e biker.

Purtroppo, durante il periodo venatorio può essere pericoloso passeggiare nei boschi. 

La spiaggia

E’ ben fruibile in autunno, inverno e primavera. 
Camminare sulla sabbia può essere stimolante dal punto di vista della propriocezione. Così come scavare buche o bagnarsi in mare. 

Spiagge ampie stimolano la corsa, e permettono di giocare con palle e frisbee sulla battigia.
D’altro canto spazi aperti possono essere dispersivi ed agitare o intimorire il cane. 

Durante l’estate è sconsigliabile portare il cane in spiaggia, a causa delle alte temperature.
E’ possibile, però passeggiare e fare il bagno la mattina presto e la sera.

La questione sicurezza per le attività in natura

E’ fondamentale studiare quando, dove e come accompagnare i cani in ambiente naturale.
La gestione dell’animale deve avvenire con le modalità più consone e sicure per sé e per gli altri, in base al luogo e alle caratteristiche dell’animale. Compreso l’allenamento fisico. 
Apprendere a gestire la libertà è importante sia per il cane che per il proprietario.  
Non posso negare che passeggiare con il cane libero sia appagante per entrambi. 
Ma a volte è meglio condurre il cane con longhina per evitare che si allontani o disturbi la fauna selvatica.
In particolare questo è necessario se cane e proprietario devono ancora “conoscersi” e fidarsi uno dell’altro.

E’ importante valutare ogni possibile pericolo e scegliere percorsi che non mettano in difficoltà cani e persone dal punto di vista motorio. 

Ricordo anche che è necessario che le persone rispettino l’ambiente e gli altri. Per cui le deiezioni solide devono essere raccolte, e non si devono lasciare rifiuti nell’ambiente. 

Attività in natura e il ruolo dei professionisti del settore

Medici Veterinari comportamentalisti, Educatori ed Istruttori cinofili con esperienza possono proporre sessioni in natura per i cani e i loro proprietari
Inoltre, una collaborazione con guide ambientali escursionistiche può essere fruttuosa.
Questo nell’ottica di dare un servizio migliore e più sicuro a persone e cani.

I proprietari possono chiedere consiglio al proprio Veterinario di riferimento per costruire un “kit di pronto soccorso” per le uscite in natura.

In conclusione

L’utilizzo di attività in ambienti naturali è un qualcosa che incentivo parlando con i proprietari e con i professionisti con i quali mi confronto. 
Per me, queste modalità operative dovrebbero affiancarsi al lavoro in città, in campo cinofilo e  in ambiente domestico. 

E’ auspicabile che i proprietari si rivolgano ai professionisti.
Infatti, se da una parte i benefici portati da questi percorsi sono molti, dall’altra è necessaria una pianificazione ad hoc per ogni caso. 

Articolo della Dott.ssa Eva Ricci, DVM, Etologa

[1] Puurunen J. et al., 2020. Inadequate socialisation, inactivity, and urban living environment are associated with social fearfulness in pet dogs. Scientific Reports 10, Article number: 3527.

[2] Urban green spaces and health. 2016. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe.

[3] Hansen MM. et al., 2017. Shinrin-Yoku (Forest Bathing) and Nature Therapy: A State-of-the-Art Review. International Journal of Environmental Research and Public Health 14, 851.

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