Chi e quanti sono gli Animali Non Convenzionali NAC in Italia?

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Cavia peruviana

È stato da poco reso noto il rapporto Assalco del 2020.

Si tratta del report annuale dell’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia in associazione con Zoomark International.

Una vera e propria istantanea del rapporto tra gli italiani e gli animali con cui vivono, in particolare in relazione all’alimentazione e alla cura.

Il titolo quest’anno è Italiani e pet: il benessere a fondamento della relazione e delle scelte d’acquisto.

Quanti sono gli animali definiti da compagnia nel nostro Paese?

Nel 2019 è stata stimata una presenza di 60,27 milioni, uno per ogni italiano in media!

Circa la metà, 29,9 milioni sono Pesci, 12,9 milioni gli Uccelli, 7,3 milioni i Gatti, 7 milioni i Cani. I Piccoli Mammiferi sono circa 1,8 milioni e 1,4 i Rettili.

Cosa dice il rapporto in relazione agli Animali Non Convenzionali?

Più della metà di chi vive con un animale, soprattutto di piccola taglia, vive in appartamento.

Nel 73% dei casi se parliamo di convivenza con Piccoli Mammiferi, in casa vivono anche bambini o ragazzi.

Per quanto riguarda l’alimentazione per pesci e tartarughe il 62% delle persone acquista alimenti confezionati. Per gli uccelli il 51% e per i Piccoli Mammiferi il 55%.

La prima fonte di informazione è Internet.
E proprio i familiari dei Piccoli Mammiferi sono quelli che ne fanno maggior ricorso, in almeno il 67% dei casi.

Lo studio ci dice, ancora, che una caratteristica comune di coloro che vivono con gli animali e di ricercarne il benessere.
In particolare impegnandosi nel fornire un’alimentazione corretta per la specie e frequente è il ricorso a snack e supplementi.
E se per cane e gatto ci si rivolge soprattutto al proprio medico veterinario di fiducia per ricevere consigli, per gli altri animali la fonte maggiormente interpellata è il negoziante.

Fa eccezione chi vive con uno o più conigli, che chiede al veterinario nel 26% dei casi.

L’importanza della corretta alimentazione

Eppure l’alimentazione è un tema fondamentale per la salute e il benessere. In particolare proprio per i Piccoli Mammiferi erbivori, le cui caratteristiche anatomiche e fisiologiche li rendono particolarmente suscettibili a disturbi e patologie più o meno gravi.

Proprio per questo è fondamentale che il medico veterinario sia preparato sulle necessità di base di questi animali sempre più diffusi.
Non solo nell’ottica fondamentale della medicina preventiva ma anche per recuperare un ruolo centrale nel rapporto con chi vive con gli animali.

Il negoziante, spesso in assoluta buona fede, tende ad affidarsi alle indicazioni delle ditte produttrici di mangimi ignaro del fatto che la maggior parte dei prodotti sono del tutto inadatti all’alimentazione anche saltuaria di coniglio, cavia peruviana, cincilla, degu ed altri Piccoli Mammiferi.

Una tendenza che viene perpetuata per la diffusa percezione che ci siano pochi veterinari esperti in grado di occuparsi di questi animali.

In realtà è possibile acquisire con facilità le nozioni di base necessarie ad evitare errori, da poter fornire durante la visita per le profilassi vaccinali se non siamo soliti affidarci a colleghi esperti, oppure per rispondere alla richiesta di un cliente al quale seguiamo cani e gatti.

Informazioni preziose che contribuiscono ad accrescere la percezione della nostra competenza agli occhi dei clienti e soprattutto ci mettono al riparo dal confronto, inevitabile, con i tuttologi di Internet!

Foto: Unsplash.com

Il corso di Alimentazione naturale e gestione dei Piccoli Mammiferi nasce proprio con l’intento di fornire informazioni di base a chi non si occupa in via preferenziale di Animali Non Convenzionali, con trucchi e consigli per non commettere errori e fornire le giuste informazioni in attesa del collega esperto di riferimento.

Le iscrizioni sono aperte a questo link, si parte il 1 Settembre!

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