Polifenoli nella diarrea acuta del cane

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Diarrea acuta

La diarrea acuta è uno dei motivi più comuni per cui i proprietari di animali domestici si rivolgono al veterinario.
In molti casi, i segni si risolvono spontaneamente o con la terapia sintomatica senza che venga identificata una causa specifica, ma alcuni casi possono mettere a rischio l’animale.

Negli ultimi anni, visto il ruolo svolto dallo stress ossidativo nella diarrea acuta, sono stati studiati molti antiossidanti, tra cui i polifenoli.

Diarrea acuta, che cosa si intende?

La diarrea è un segno clinico caratterizzato da una diminuzione della consistenza fecale, con feci molli o liquide, e/o da un aumento della frequenza delle evacuazioni nelle 24 ore, con o senza febbre o vomito.
Una classificazione che tenga conto della durata del fenomeno identifica come “acuto” un segno che dura da tre a sette giorni. Come “prolungato” la persistenza di feci acquose da 8 a 13 giorni e come “cronico” la comparsa di feci liquide per più di 14-21 giorni.

I trattamenti eziologici sono raramente stabiliti perché l’esatta eziologia è difficilmente identificabile e solo in pochi casi, ad esempio nel caso di parassiti intestinali, esiste una terapia mirata.
Di conseguenza, di solito si adotta una gestione medica sintomatica con o senza modifiche della dieta.

Molti casi di diarrea acuta non complicata vengono ancora trattati con antimicrobici, nonostante l’evidenza che la somministrazione di antimicrobici è spesso inutile in assenza di componente emorragica o di complicazioni.
In più l’uso di antimicrobici per il trattamento della diarrea acuta è intrinsecamente legato al fenomeno dell’antibioticoresistenza.

Il ruolo dei polifenoli alla diarrea acuta

Durante gli episodi di diarrea acuta il tratto gastrointestinale è un sito importante per la generazione di pro-ossidanti, a causa della presenza di una gran quantità di batteri e ingredienti alimentari, che interagiscono con il sistema immunitario.

Nelle malattie del tratto gastrointestinale, lo stress ossidativo è dovuto allo squilibrio tra la generazione microbica di pro-ossidanti e l’attività delle difese antiossidanti.
Di conseguenza, un numero crescente di prove suggerisce che i composti attivi della dieta, come i polifenoli, potrebbe esercitare un ruolo protettivo contro le malattie del tratto gastrointestinale. Modulando gli eventi cellulari legati all’infiammazione nell’intestino e/o la composizione delle popolazioni del microbiota.

I metaboliti reattivi dell’ossigeno possono causare direttamente danni reversibili e irreversibili a qualsiasi biomolecola ossidabile. Di conseguenza, sono stati implicati nel danno cellulare o tissutale di praticamente tutte le malattie, tra cui enteropatie acute e croniche.

I polifenoli rappresentano una grande varietà di composti presenti in frutta, verdura e prodotti di origine vegetale, come il resvetrolo nell’uva rossa.

I polifenoli rappresentano una grande varietà di composti presenti in frutta, verdura e prodotti di origine vegetale. L’interesse della ricerca in queste sostanze è in continuo aumento a causa dei loro potenziali benefici per la salute.
Gli effetti benefici suggeriti sono anticancerogeni, antiaterogeni, antiulcera, antitrombotici.
Hanno inoltre attività antinfiammatorie, immunomodulanti, antimicrobiche e analgesiche.
I polifenoli agiscono principalmente attraverso i loro metaboliti a basso peso molecolare, che sono potenzialmente più bioattivi dei composti progenitori.

L’assorbimento totale dei polifenoli da parte dell’intestino tenue è relativamente basso rispetto ad altri macro o micronutrienti, pertanto il 90-95% dei polifenoli transita nel lume dell’intestino crasso e si accumula in un range millimolare.
Nel lume del colon, insieme ai coniugati escreti attraverso la bile, sono esposti alle attività enzimatiche del microbiota intestinale che generano metaboliti con un’attività biologica potenzialmente maggiore rispetto ai composti progenitori, costituendo il cosiddetto “metaboloma alimentare”.

In conclusione

La relazione reciproca tra polifenoli e microbiota intestinale può contribuire ai benefici per la salute dell’ospite. Tale interazione comporta la degradazione microbica dei polifenoli e la modulazione del microbiota intestinale da parte dei metaboliti dei polifenoli. Che a loro volta inibiscono i batteri patogeni e stimolano i batteri benefici.

Tra i polifenoli, la quercetina, la quercitrina, il resveratrolo e la rutina rappresentano i composti più studiati nelle prove in vivo.
Tenendo conto del ruolo ben documentato dello stress ossidativo nella patogenesi dei disturbi intestinali, compresa la diarrea acuta, gli studi sui pazienti canini dovrebbero essere incoraggiati. Per esplorare se l’integrazione di polifenoli possa rappresentare un efficace strategia integrativa antinfiammatoria e antiossidativa per gestire l’infiammazione intestinale acuta.

Articolo tratto da una delle tesine elaborate per la Scuola di Nutrizione Clinica Sistemica Veterinaria 2022-2023



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