Disturbi della tiroide e Piccoli Mammiferi

/ / Medici Veterinari, NAC
Cavie peruviane

Nel 2014 Lindsay Thorson, medico veterinario, ha pubblicato un articolo1 dedicato alle patologie della tiroide dei Piccoli Mammiferi.

La considerazione da cui parte è che ci sono moltissimi studi sui disturbi della tiroide nei roditori impiegati nella ricerca, a dispetto di pochissimi lavori sui Piccoli Mammiferi pet.

Eppure molte specie, la cavia (Cavia porcellus) in particolare, possono soffrire di ipertiroidismo, spesso correlato a degenerazione neoplastica della tiroide.


La vita media è aumentata

La vita media dei Piccoli Mammiferi con i quali scegliamo di convivere è in alcuni casi triplicata negli ultimi decenni: oggi sappiamo che il coniglio può raggiungere anche quindici anni d’età e non quattro o cinque anni, come alcuni ancora dichiarano.

L’aumento delle conoscenze in ambito medico veterinario, le possibilità diagnostiche e terapeutiche, il miglioramento di gestione e alimentazione hanno contribuito all’incremento della potenzialità di vita non solo del cane e del gatto, ma di molte altre specie.

Per questo anche le patologie endocrine, tra cui quelle che interessano primariamente o secondariamente la tiroide, cominciano ad essere diagnosticate e documentate con maggior frequenza.

Limiti e ostacoli alla diagnosi delle patologie della tiroide

Gli ostacoli maggiormente riscontrati nel raggiungere diagnosi di certezza sono molteplici.
Da un lato il costo da sostenere, non sempre accettato da chi vive con questi animali, ancora troppo spesso considerati di serie B nonostante si avverta almeno in parte un’inversione di tendenza.

Dall’altro le difficoltà “tecniche”: si tratta spesso di specie di piccole o piccolissime dimensioni per le quali anche la raccolta di un campione ematico sufficiente è problematica.

Anche l’interpretazione dei risultati di laboratorio è tutt’altro che semplice per la mancanza di parametri di riferimento validati.

Come in molti altri ambiti della medicina veterinaria stiamo assistendo però ad un’evoluzione che permette di superare almeno in parte questi ostacoli. Ne consegue un aumento del numero dei casi documentati in tutto il mondo.

Patologie della tiroide nella cavia peruviana

La cavia (Cavia porcellus) è una delle specie nelle quali le patologie tiroidee sono diagnosticate con maggior frequenza.
In particolare l’ipertiroidismo, mentre l’ipotiroidismo è più raro.

Ipertiroidismo nella cavia

L’eccesso di ormoni tiroidei, secondo il meccanismo ben noto in altre specie, provoca un aumento del tasso metabolico e del dispendio energetico. Con coinvolgimento del sistema simpatico.

Può essere secondario a degenerazione neoplastica della tiroide con la formazione di noduli funzionali iperplastici, adenomi o adenocarcinomi.

Possono essere coinvolte cavie di tutte le età, anche se sembrerebbe esserci una maggior frequenza dopo i 3 anni. Anche per le cavie si suppone una maggior incidenza nelle femmine (ma sono necessari ulteriori studi).

I segni clinici sono quelli già noti in altre specie: perdita di peso a dispetto di un aumento dell’appetito, iperattività, iperestesia e maggior nervosismo.
Più raramente sono osservati poliuria, polidipsia, alopecia progressiva e produzione di feci di minor consistenza.

Con la palpazione non è infrequente rilevare noduli singoli o multipli della tiroide.

Sono frequenti anche tachicardia e aritmie cardiache, non facilmente percepibili all’auscultazione però a causa dell’elevata frequenza cardiaca in questa specie.

La diagnosi richiede esami ematici completi (emocromo, profilo biochimico e misurazione della concentrazione di TT4, fT4 e TSH).
Sono consigliabili anche radiografie del torace, ecografia e citologia/istologia del nodulo o dei noduli laddove possibile.

Esame ecografico della tiroide di una cavia, www.i131.nh.com



La diagnostica per immagini avanzata, in particolare TC, MRI e scintigrafia nucleare può essere ovviamente di grande aiuto.

Scintigrafia di cavia affetta da ipertiroidismo, ScienceDirect

La terapia può essere medica o in alcuni casi chirurgica, quando sia indicata una tiroidectomia.

Conclusioni

Le patologie endocrine dei Piccoli Mammiferi e tra queste i disturbi che affliggono la tiroide, sono certamente ancora poco diagnosticati in molte specie di Piccoli Mammiferi.

Gli studi ci dicono però che potrebbe trattarsi di patologie molto più comuni di quanto pensiamo, per le quali vale la pena di indagare e che a tutto diritto devono essere considerate in sede di diagnosi differenziale.

Vista la correlazione tra microbiota e tiroide, per la quale si sta indagando da oltre un secolo nella nostra specie, sarebbe interessante cominciare a valutare se c’è una correlazione tra patologie tiroidee ed errata nutrizione, così comune soprattutto per i Piccoli Mammiferi erbivori come la cavia.

Senza dimenticare l’importanza di inquadramento dei disequilibri d’organo in ottica PNEI!

Articolo a cui si fa riferimento nel testo:

1Thyroid diseases in rodent species, L.Thorson, Vet Clinic Exot Anim 17 (2014), 51-67

Foto: VetVoice

Post scritto da Dr. Cinzia CiarmatoriDVMGPCert(ExAP)

E per approfondire ecco due corsi che potrebbero fare per te!



TORNA SU